OTJ

About This Project

La cultura culinaria giapponese, basata su alimenti equilibrati e sani, rappresenta un modello di nutrimento esemplare anche per tutti gli altri paesi nel mondo. La tradizione culinaria del paese nipponico, oltre ad essere estremamente sana e nutriente, è anche un perfetto esempio di lotta agli sprechi. Tra i cibi più usati sulle tavole troviamo le radici, presenti in Giappone fin dall’alba dei tempi. Il wasabi è quindi il perfetto simbolo di ciò che il padiglione potrà offrire ai visitatori: esso è una radice, e figurativamente è anche radice della cultura culinaria giapponese essendo da secoli consumato a tavola insieme al pesce crudo, immancabile sulle tavole nipponiche. Attenendosi alle Linee Guida dell’Expo, i contenitori espositivi non devono essere progettati in modo indipendente dai contenuti, risultando essi stessi già contenuto e prima forma di significazione.

Per quanto riguarda il padiglione l’idea guida della progettazione, rifacendosi al tema espositivo, è quella di una modellazione di superfici che simuli la discesa dell’acqua su alcune foglie della pianta di wasabi. La simulazione è stata ottenuta grazie al software Maya di Autodesk, facendo scorrere sul modello di tre differenti foglie due o più getti d’acqua.

Il punto di partenza è la foglia di wasabi immobile, non sollecitata da nessun fattore esterno, che rappresenta la staticità. Nella seconda fase si aggiunge un impulso, il fattore che interrompe la quiete, l’acqua che scivolando sulla foglia le fa assumere infinite nuove configurazioni. Per ottenere un risultato il più possibile conforme alla realtà si è usato il software Maya, sfruttando le proprietà dei “soft bodies”.

Ottenuta una geometria “modificata” tramite simulazioni dinamiche, applichiamo alla forma i concetti di “ottimizzazione topologica” e di “analisi ambientale”.

Ogni processo di ottimizzazione topologica segue 4 step:

1)Definizione dei dati iniziali (geometria, supporti, carichi e materiale)

2)Definizione dei parametri di ottimizzazione

3)Analisi degli elementi finiti (FEA)

4)Ottimizzazione strutturale.

Questi step sono alla base del funzionamento del componente aggiuntivo per Grasshopper, Millipede, utilizzato per l’ottimizzazione strutturale del progetto del Padiglione.

Lo step successivo è di attuare un’analisi dell’irraggiamento globale annuale sulla parte superiore di copertura dei tre elementi del padiglione. Tramite questa analisi è stato possibile stabilire il dimensionamento delle aperture finestrate per il filtraggio della luce in copertura; rispettivamente ottenendo aperture più grandi in corrispondenza di zone minimamente illuminate, ed aperture più piccole od assenti in corrispondenza di zone altamente illuminate.

OTJ

Optimized morphogenetics in the design of the Japan pavilion for Milan Expo

University of Architecture of Florence - MMXX Lab

https://www.facebook.com/MMXXLAB/

LOCATION

Florence, Italy

Date
Category
Architecture, Research